martedì 11 agosto 2009

FINALMENTE


Domani alle 18 apre finalmente il Museo tanto promesso in questi anni. Martinsicuro inizia, dopo una lunga attesa, a valorizzare concretamente la propria storia. Speriamo che l'Antiquarium non sia solo un temporaneo abbaglio, ma un'esperiena duratura, volta a far conoscere il proprio territorio ai martinsicuresi, e a tutti i turisti ignari di questo splendido passato.

lunedì 10 agosto 2009

Tragedia a Villa Rosa

Aiutiamo le forze dell'ordine a catturare queste bestie!!! Se qualcuno, ha visto o notato qualcosa, parli e collabori con i carabinieri. Questa aggressione non deve restare impunita.

venerdì 7 agosto 2009

Vicenda "IL GRILLO" - aspetti tecnici

Il Consiglio Comunale di Martinsicuro ha più volte, dal 2000, affrontato il progetto poi denominato “centro affari Grillo”:

  • con delibera consiliare n. 19 del 28/02/2000 è stato adottato il Piano Particolareggiato per la realizzazione di un complesso a destinazione commerciale/direzionale presentato dall’azienda agricola F.lli Pierantozzi;

  • con delibera consiliare n. 72 del 30/10/2000 è stato approvato il Piano Particolareggiato per la realizzazione di un complesso a destinazione commerciale/direzionale presentato dall’azienda agricola F.lli Pierantozzi;

  • con delibera consiliare n. 36 del 07/05/2003 è stata adottata la “variante al Piano Particolareggiato per la realizzazione di un complesso a destinazione commerciale/direzionale di cui all’art. 35 delle NTA del PRG da localizzarsi lungo la sp 259”;

  • con delibera consiliare n. 80 del 06/10/2003 è stata approvata la “variante al Piano Particolareggiato per la realizzazione di un complesso a destinazione commerciale/direzionale di cui all’art. 35 delle NTA del PRG da localizzarsi lungo la sp 259”;



OGNI DELIBERA CONSIGLIARE E’ SOSTENUTA DAL PARERE TECNICO VINCOLANTE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE;

DALLA COMMISSIONE URBANISTICA (COSTITUITA DA TECNICI) E DA QUELLA CONSIGLIARE.


LE VARIANTI AL PIANO REGOLATORE GENERALE COINVOLGONO ORGANISMI SOVRACOMUNALI, CHE HANNO IL COMPITO DI VERIFICARE TALI VARIANTI: L’ANAS, LA SOVRINTENDNZA, LA PROVINCIA DI TERAMO, LA REGIONE ABRUZZO....



Gli uffici comunali:

  • in data 22 aprile 2004 stipulano la convenzione per la realizzazione di un complesso a destinazione commerciale/direzionale di cui all’art. 35 delle NTA del PRG da localizzarsi lungo la sp 259;

  • in data 1 giugno 2005 rilasciano il Permesso a Costruire n. 40/2005 – realizzazione di un complesso direzionale/commerciale in Villa Rosa – realizzazione opere di urbanizzazione primaria;

  • in data 20 ottobre 2005 rilasciano il Permesso a Costruire n. 65/2005 per la realizzazione di un complesso direzionale/commerciale in Villa Rosa;


Inoltre La Giunta Comunale con delibera n. 64 del 27 luglio 2007 incaricava i tecnici ing. Albino Corsi ed arch. Giampiero Tassoni di procedere ad un collaudo in corso d’opera dei lavori in corso di esecuzione;


In data 30 ottobre 2007 i tecnici incaricati rimettevano la relazione di collaudo in corso d’opera, in cui emergeva la necessità di un progetto di variante da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale;


In data 15 dicembre 2008 la ditta e la direzione dei lavori comunicavano la fine dei lavori delle opere di urbanizzazione con contestuale richiesta di collaudo finale;


con delibera di Giunta Comunale n. 01 del 14 gennaio 2009 venivano incaricati i tecnici ing. Albino Corsi ed arch. Giampiero Tassoni di procedere ad un collaudo finale delle opere i urbanizzazione;


in data 14 maggio 2008 la commissione incaricata del collaudo finale rimetteva la relazione con esito negativo: “ … la sottoscritta commissione di collaudo ritiene che le opere di urbanizzazione NON POSSONO ESSERE COLLAUDABILI in quanto realizzate in quantità inferiori a quanto dichiarato nel progetto approvato ed in modo parzialmente difforme a quanto autorizzato…”

I collaudatori hanno sottolineato una serie di incongruenze e concludevano come segue:

  • le opere di urbanizzazione non risultavano ultimate, stante la presenza di aree recintate nelle quali avrebbero dovuto ancora costruire opere di urbanizzazione, e la mancata realizzazione del parcheggio zona nord al confine con la ditta Vemaco;

  • la ditta non ha la proprietà del terreno ove è ubicato il tratto di strada per l’uscita dal complesso lungo la S.P. 259 verso ovest;

  • i parcheggi e le aree destinate a spazi pubblici avrebbero dovuto essere ceduti all’Amministrazione Comunale per il soddisfacimento degli standard urbanistici, e tale concessione non avrebbe potuto essere realizzata in conformità delle previsioni del piano particolareggiato, non essendo stati affatto realizzati mq. 1.601,97 e mq. 1.899,24 di spazi pubblici;

  • non era stata realizzata la linea fognante delle acque nere, prevista in progetto lungo la S.P. 259;

  • non vi era corrispondenza per alcune opere infrastrutturali fra quanto descritto nel computo metrico, quanto descritto nell’elaborato grafico allegato al permesso n. 40/05 e quanto realizzato;

  • vi è la necessità di reperire nuovi spazi pubblici a seguito dell’introduzione della strada parallela S.P. 259;



La commissione di collaudo concludeva:

  • [...] per la non collaudabilità delle opere di urbanizzazione, in quanto realizzate in quantità inferiori rispetto alle risultanze del progetto approvato, ed in modo parzialmente difforme da quanto autorizzato;

  • [...] rilevava comunque che l’impresa non aveva completamente stravolto l’impianto del progetto principale, che le opere di urbanizzazione rispettavano le regole della buona tecnica costruttiva, pur non essendovi la disponibilità di aree nella misura prevista dal progetto principale;

  • appare quasi inevitabile il ricorso ad una variante da sottoporre al Consiglio Comunale anche in considerazione che l’impresa non ha realizzato ancora la superficie prevista in progetto e pertanto, con una rimodulazione generale del progetto [….] Si potrebbero superare tutti gli inconvenienti sin qui avuti;


in data 4 febbraio 2009 la ditta faceva richiesta di un collaudo parziale delle opere di urbanizzazione, che veniva però declinato dal Responsabile dell’Ufficio Urbanistica osservando che lo stesso non era eseguibile in quanto la convenzione in essere non prevedeva il collaudo parziale delle opere di urbanizzazione su espressa richiesta della parte lottizzante;


La situazione determinata dal diniego di collaudo e le controversie che ne potrebbero scaturire hanno indotto l’Amministrazione a chiedere il rilascio di un parere legale che prospettasse la chiave del problema.

Dal parere acquisito (avv. Referza) il 6 luglio ’09 emerge che:

il reperimento di aree da al di fuori del comparto (reperimento cui la variante volge, con conseguente ridefinizione del perimetro del Piano Attuativo) consentirebbe di assolvere completamente agli obblighi di lottizzazione. Tale obiettivo, pur non costituendo un vantaggio diretto per l’amministrazione, ma piuttosto per il privato che in questo modo eviterebbe le sanzioni (di diritto comune) derivanti dall’inadempimento, presenta significative implicazioni favorevoli per l’interesse pubblico primario che in questa materia, è costituito dall’ordinato assetto del territorio: a questa finalità sarebbe indiscutibilmente diretto il completamento dell’attuazione del piano di dettaglio, peraltro in conformità con i lineamenti originari.

L’ipotesi alternativa al diniego della proposta, della risoluzione della convenzione deve essere scartata, in considerazione dell’avvenuto rilascio dei permessi a costruire (che impegna l’amministrazione a preservare l’affidamento riposto dal privato alla loro attuazione) e dalla natura di “preesistenza vincolante” della trasformazione realizzata, peraltro in sostanziale conformità ai parametri edilizi ed al disegno originario.

Oltre alla proposta finalizzata a garantire il completo assolvimento degli obblighi nascenti dalla convenzione, il privato prospetta una contribuzione speciale aggiuntiva che tende a riversare parte del plus-valore conseguito per effetto della modifica”.

In tal senso la ditta interessata aveva rimesso una proposta di variante al Piano di Lottizzazione in variante al PRG per la realizzazione del complesso a destinazione commerciale/direzionale di cui all’art. 35 delle NTA del PRG approvato con la delibera consiliare n. 80 del 06/10/2003, detta variante contempla i seguenti aspetti:


La riperimetrazione del comparto consistente nella trasposizione all’interno del comparto di due aree una di mq. 5.198,00 destinate a parcheggi e spazi pubblici di cessione; l’altra, di mq. 802, destinata a parcheggi riservati ad una media distribuzione commerciale. Detta riperimetrazione comporta una nuova consistenza complessiva del comparto a mq. 47.015,00, rispetto alla superficie approvata con delibera 80/2003 che era pari a mq. 41.015,00;


si evidenzia che l’attuale destinazione urbanistica delle aree da inserire nel comparto risultano normate dall’art. 17 del PRG con destinazione “zone destinate alla viabilità” (viabilità/parcheggi/aree di servizio) compatibili ai requisiti della variante.


La variante su cui si era pronti per il Consiglio Comunale del 24/7, poi rinviato, conteneva anche un aumento volumetrico di mc. 10.266,45 ricompreso nei limiti previsti del PRG per la realizzazione di un corpo di fabbrica con destinazione multisale-cinematografiche;


La ditta interessata ha proposto il pagamento di un plus-valore da versare all’Ente per un importo di € 126.075,40 al fine di meglio soddisfare l’interesse pubblico sulla programmazione urbanistica in atto;interesse calcolato in base al regolamento comunale per l’attuazione dei programmi urbani complessi (i parcheggi sotterranei dovevano essere ceduti al Comune);


In presenza del Consiglio Comunale convocato, nella commissione consiliare “Governo del territorio” del 23 luglio ’09 appare un nuovo problema che impone una nuova analisi.


Il Consiglio per variare il Piano di Attuazione con l’aggiunta di una nuova area al fine di soddisfare gli standard urbanistici è rinviato; accade che solo in queste ore si mette in dubbio la legittimità della superficie utile assentita con delibera di Consiglio 80 del 2003.


Tutto ciò dopo che la ditta autorizzata dal Comune ha realizzato l’intervento e sta aspettando da mesi la possibilità di aprire le attività commerciali:


BAM BAM ha già effettuato l’inaugurazione ed ha assunto 30 persone

EUROSPIN ha predisposto tutto per l’apertura con assunzioni di personale

ACQUA E SAPONE ha predisposto tutto per l’apertura con assunzioni di personale


OGGI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PROPONE PER IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE, OGGI ALLE 16.00, DI PORTARE IN APPROVAZIONE UNA DELIBERA DI CONSIGLIO CON UN ATTO DI INDIRIZZO ALL’UFFICIO TECNICO DI EFFETTUARE UN COLLAUDO PARZIALE, PER CONSENTIRE L’INIZIO DELLE ATTIVITA’ POSSIBILI NELLE SUPERFICI ASSENTIBILI, INTORNO AI 12.000 METRI QUADRI.

SI STA RINVIANDO AD UN SECONDO MOMENTO L’ANALISI COMPLESSIVA E FINALE SULLA VICENDA GRILLO PER VALUTARE SOLUZIONI MIGLIORI.

martedì 4 agosto 2009

BIM





Da tempo il PD chiede, con insistenza, lo scioglimento del BIM Tronto. Questo organo distribuisce gli introiti dei sovracanoni ai Comuni del bacino del Tronto, su cui sono concesse derivazioni a concessionari per produzione idroelettrica. Noi ne facciamo parte, e ne abbiamo all'interno un rappresentante che cura i nostri interessi.
Vi riuniamo ora tutto il materiale prodotto dal PD in merito a tale argomento; in attesa di sapere con certezza chi ci rappresenta all'interno del consorzio BIM Tronto, e i ristorni economici avuti, con i relativi utilizzi.