“Città Attiva” in meno di un anno di governo ha dimenticato i
suoi principi fondamentali: partecipazione democratica dei cittadini -
trasparenza amministrativa; e che “il dovere fondamentale del
potere è la sollecitudine per il bene comune della società: da qui
derivano i suoi fondamentali diritti”.
Si sa che “chi detiene un potere appena conquistato è sempre inesorabile”
quindi si spiega come già dal primo atto consiliare, l’elezione del
Presidente del Consiglio Comunale, si siano abbandonati i principi di
“rappresentanza democratica e di garanzia tra i gruppi politici
rappresentati in Consiglio" (nel 2007 erano queste le parole di
Camaioni), il tutto per la “solita spartizione delle poltrone”. Si sono
comportati come coloro che tanto hanno criticato: l'amministrazione di
centrodestra Di Salvatore.
Nel Consiglio Comunale dell’11 marzo si è potuto constatare
che purtroppo la gestione del potere ha divorato il senso democratico di
Città Attiva.
Già in precedenza erano state censurate proposte di
dibattito poste all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio Comunale
da parte delle minoranze; Fino ad oggi i cittadini di Martinsicuro non
sono stati coinvolti nelle scelte importanti del nostro Comune, ne
elenchiamo la più importante: il Bilancio Partecipato. Una promessa
ancora mancata.
Si è preso atto che per un avvenimento fondamentale per
tutta la città di Martinsicuro, il suo 50° anniversario, si è
programmata la ricorrenza senza un minimo coinvolgimento dei gruppi
politici presenti in consiglio comunale tanto meno del mondo socio
economico e culturale della città.
Incredibilmente gli uomini di Città Attiva sembra siano
posseduti dalla convinzione di essere i migliori e capaci di
rappresentare tutti al 100% invece hanno ottenuto solo 18% dei conseni
degli aventi diritto al voto
(non dimentichiamolo).
Si sono organizzate giornate di volontariato e poi per la ricorrenza del 50° anniversario dell’autonomia comunale si agisce da soli, chiusi nelle stanze del potere.
Il PD ha proposto un ordine del giorno per dividere gli
organismi Giunta Comunale e Consiglio, per separare organo esecutivo e
organo programmatore in modo da ampliare la partecipazione al lavoro
amministrativo e aumentarne la trasparenza. Nei Comuni al di sopra dei
15.000 abitanti è previsto dalla legge, quindi è un passaggio che a
breve ci sarà imposto dalla normativa nazionale.
La maggioranza di Città Attiva per paura ha respinto la proposta, hanno paura di perdere il potere.
Credono che con il coinvolgimento degli altri componenti la loro lista
possa rompersi l’ingranaggio che si sta oliando. Per essere chiari
quello della gestione del potere in modo assoluto, come per la
ricorrenza del 50° anniversario.
Resta da capire a cosa è dovuta la contrarietà degli
amministratori pubblici di Città Attiva, al Governo della Città,
all’entrata in Consiglio Comunale degli altri componenti la lista: la
loro ipotetica inaffidabilità, una ipotetica incompetenza o che cosa?
“Non è il potere che corrompe, ma la paura. Il timore di perdere il potere corrompe chi lo detiene”.
Se le cose non torneranno all’origine, ovvero credere
nella partecipazione e nella democrazia, le cose andranno molto male sia
per Martinsicuro che per gli uomini e le donne di Città Attiva.