lunedì 13 luglio 2009

Cos'è una tragedia?

Cos’è una tragedia? Impossibile definirla. Possiamo dire soltanto, realisticamente, che stritola il cuore, toglie il respiro, offusca la vista. Non consente di guardare avanti. Annulla ogni palpito di vita, distrugge la speranza, cancella l’essenza stessa dell’essere!
Se poi la tragedia è la morte immatura di un giovane (solo 19 anni) lo schianto è immane. Indescrivibile con parole umane.
La droga assassina ha mietuto un’altra vittima nella nostra città, che va ad aggiungersi al bilancio di morte infinito.
Piangono i genitori, un’intera famiglia è schiacciata dalla fine di questa splendida e di quella che poteva essere: le parole non servono, le poesie meno che mai. Il dolore sembra non avere senso. Il ricordo è struggente e richiama alla mente tante riflessioni che fanno pensare e fanno tanto, tanto male, proprio per questo.
Ma chi bada ai luridi corrieri della droga, chi si preoccupa di porre termine a questo turpe commercio, in un mondo in cui nulla, se non il denaro, per alcuni, e forse per tanti, ha un valore immenso?
Purtroppo anche su questo ennesimo dramma campeggia il richiamo alla libertà: libertà di porre fine a una vita, libertà di aspirare a drogarsi per riconoscersi come uomini. Anzi per essere davvero giovani, secondo l’orribile messaggio che viene da coscienze sconfitte, in cerca di una rivincita. Un messaggio elevato a regola di certa balorda politica, incapace di scavare alle radici dell’uomo, di conoscere la sua origine, di capire che qualcuno ha donato una vita che è di per sé un fenomeno. Un dono incommensurabile, ecco perchè la droga lo vuole spegnere a tutti i costi. Lo vuole cancellare definitivamente in un deserto di spettri fatto di siringhe, di polvere, di aghi e di sguardi che vagano nel vuoto senza una meta.
Indignarsi contro la droga è per questo non solo necessario, non solo inevitabile, ma assolutamente importante per salvare chi è altrimenti destinato al macello. Come le bestie, più delle bestie!
Il quadro è raccapricciante. Senza pietà!

Ciao Eugenio, perdona questa società che ti ha illuso.


1 commento:

  1. "la vita umana non dura che un istante, si dovrebbe trascorrerla a fare ciò che piace, in questo mondo fugace come un sogno, viver nell'affanno è follia. Ma non rivelerò questo segreto del mestiere ai giovani, dato come vanno le cose nel mondo potrebbero fraintendermi"
    da:
    Giovanni Lindo Ferretti, Consorzio Suonatori Indipendenti, Noi non ci saremo Vol. II, Linea Gotica

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