giovedì 13 giugno 2013

IL CENTRO CITTA' NON E' UNA PRIORITA'?

Dire di no alla riqualificazione dell’Ex cinema Ambra, attraverso la cancellazione dell’opera dalla prossima programmazione triennale, è un no allo sviluppo della nostra comunità. Un no ad un centro città che vive, un no a tanti giovani che non avranno spazi per esprimersi, un no a cittadini che chiedono servizi. Un no ad una città più sicura e attraente. Un no ad un paese che vuole ripartire.
Qual è dunque l’idea di centro città che ha la Giunta Camaioni? Come vede la nostra piazza tra 10 o 20 anni?
Sin dalla scorsa campagna elettorale abbiamo ribadito la necessità dell’opera. Un’opera fattibile, non faraonica come quella della passata amministrazione, con un solo lotto, capace di rispondere alle esigenze del nostro paese e che fosse realizzabile nel breve e completamente con risorse subito disponibili (es: il mutuo di 550.000 euro, i 450.000 euro dalla fondazione Tercas – finanziamento legato all’opera non al progetto specifico, 100.000 euro da fondi Comunali ecc.).
Un’opera che fosse coerente con una nuova visione del Centro Città. A partire dall’illuminazione, dalla viabilità dell’area circostante, dal vigile di quartiere, per passare alla dislocazione della biblioteca comunale, degli Iat, alla definizione degli incentivi per i commercianti, del piano colore e poi tanto altro ancora, da rendere coerente con una visione. Che non c’è, che questa amministrazione purtroppo non ha. 
Alla nostra interrogazione del 12 Novembre 2012 dove si chiedevano delucidazioni sull’iter attivato per la riqualificazione della struttura, in Consiglio Comunale ci è stato risposto in modo vago che l’iter stava andando avanti. Alla nostra ennesima richiesta di informazioni, datata 3 aprile 2013, sulle iniziative intraprese per la ristrutturazione dell’Ex Cinema Ambra, il 6 maggio 2013 ci è stato risposto che si stavano valutando soluzioni più leggere e meno impattanti di quella in 4 stralci avviata dalla vecchia amministrazione. Solo a gennaio, l’assessore “pavoneggiava” sui quotidiani locali l’idea di una opera leggera su 3 lotti da 700.000 euro ciascuno. Nel frattempo mai un passaggio in commissione. Mai un passaggio con le minoranze. Tutto nelle segrete stanze per produrre cosa? Il niente. La maggioranza ci ha additato come "confusi". Oggi tolgono dalla programmazione triennale l’opera e rimodulano il mutuo preso per l’opera. “Caro sindaco, i confusi siete voi. Questo ci fa paura.”
Dunque, le nostre preoccupazioni sono divenute realtà. L’amministrazione Camaioni, per scelta politica, ha messo una pietra sopra alla possibilità di riqualificare il “Centro Città”. Dicendo no alla creazione di un centro Polifunzionale utile a tutta la cittadinanza, la Giunta Camaioni ha detto no ad un paese che vuole tornare ad essere protagonista. Da sempre il centro di una città rappresenta il cuore della comunità, il luogo di incontro per eccellenza, il biglietto da visita per il turista.
Tempo fa abbiamo denunciato come il nostro paese abbia un cuore malato, un centro città che non vive, che non pulsa, che non è luogo d’incontro, che viene percepito come un luogo insicuro. Non possiamo accettare la vostra idea di abbattere la struttura esistente - e questo accadrà- senza sapere che lì sorgerà uno spazio per la cultura, per un futuro migliore. La nostra idea non cambia, la riqualificazione del Centro Città riparte dall'Ex-Cinema Ambra, da un progetto consono alle esigenze della popolazione. Martinsicuro è un paese che supera i 15.000 abitanti è non ha una struttura polifunzionale utile  per fare teatro, musica dal vivo, festival, cineforum, corsi, convegni ecc. Dobbiamo lavorare per creare nuovi luoghi di aggregazione e non trasformare, come è stato fatto in passato dal centrodestra, un campo da calcio in un parcheggio. Che Piazza vuole Camaioni? Una piazza senza un luogo di ritrovo e di crescita come potrebbe essere l’ex Cinema Ambra? Magari una piazza con un bel parcheggio per le auto che torneranno a popolarla? Un politico dovrebbe incarnare una speranza, il coraggio di credere in una visione che va oltre Il populismo. Dovrebbe essere in grado di capire le esigenze delle generazioni che arriveranno. Dovrebbe essere capace di andare oltre l’ordinaria amministrazione. Dovrebbe essere capace di progettare il futuro, guardando dentro gli occhi il presente. Ma questa è un’altra storia.
Ora sappiamo con certezza che nel prossimo futuro avremo una città più vuota, una città sempre più di passaggio, che non saprà vivere, che vivacchierà, come fatto fin’ora, come non vuole fare più. A noi sembra sempre più evidente che ad abbaiare alla luna siano proprio i nostri amministratori, che brancolano nel buio della notte della loro strategia, che non si vede, perché non esiste.

Nessun commento:

Posta un commento