L’Assessore
al Turismo del Comune di Martinsicuro Massimo Corsi dichiara in un quotidiano
locale a proposito del nuovo Piano di Spiaggia che “sarà preservato
il 44,97% di spiaggia libera, ricchezza di Martinsicuro”, e si
avrà “meno cemento e più equità”.
(Corriere
Adriatico del 29 /9/13)
Pur condividendo il
concetto di considerare la spiaggia libera una ricchezza di Martinsicuro messi
di fronte al nuovo Piano di Spiaggia di Città Attiva, non riusciamo a capire
come si arriva a dichiarare di avere salvaguardato il 44,97% di spiaggia
libera.
Analizzando la proposta,
emerge un primo dato che non convince: la spiaggia libera è misurata in metri
quadri quando il piano demaniale regionale ha come riferimento il fronte
mare quindi metri lineari (art. 5 del PDMR recita: il Piano Demaniale
Marittimo Comunale deve prevedere la riserva di almeno il 20% di fronte mare di
spiaggia destinata a spiaggia libera). Stando così le cose crediamo si
debba sospendere l’iter iniziato per l’approvazione del nuovo Piano di Spiaggia
e rivederlo alla luce di questa indicazione di legge che non può essere
infranta.
Da un facile conteggio,
sul nuovo PDM, alla spiaggia libera è riservata una percentuale del 24% e non
del 44,97% come dichiarato sulla stampa dall’Assessore. La somma dei tratti di arenile
destinati a spiaggia libera è pari a m. 1900, il litorale misura m 6600.
Inoltre dovrebbero essere riportati sulle tavole gli oltre 30 scarichi a mare
per evitare che questi possano spezzare le concessioni o che ignari cittadini
prendano il sole sul letto degli scarichi. Così ai 1900 m di spiaggia libera
dovranno detrarsi almeno 300 m (10 m a scarico) cosi da arrivare ad avere una
disponibilità di spiaggia libera pari a 1600 m. Il rapporto tra le spiagge
libere e l’intero litorale ci dà la percentuale, che è pari al 24,24%. E
comunque quand’anche volessimo calcolare la spiaggia libera in mq questa si
attesterebbe al 37% ovvero ad una riduzione rispetto al piano Di Salvatore.
Poco
si conciliano questi dati con quanto dichiarato dall’Assessore CORSI.
Senza
considerare la trasformazione dei punti di ristoro o rimessa attrezzi in stabilimento
balneare da 150 mq.
POSSIAMO AFFERMARE CHE CITTA’ ATTIVA FA IL
CONTRARIO DI QUANTO DICE.
Inoltre
vorremmo chiedere all’Assessore:
COME
SI PENSA DI AFFRONTARE IL PROBLEMA DELL’EROSIONE DELLA COSTA?
ED
ANCORA, LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA E’ STATA FATTA? QUALI SONO
LE RISULTANZE? SONO SECRETATE?
LA
CITTA’ DEVE ESSERNE INFORMATA.
INFINE
ALCUNE PROPOSTE:
PERCHE’
NON FARE UN PIANO DI UTILIZZO DELL’ARGINE DEL TRONTO, COLLEGANDOSI CON LA
RISERVA NATURALE DELLA “SENTINA” E FARE UN REGOLAMENTO PER L’INSTALLAZIONE DEI
SALISCENDI (c.d.trabocchi)?
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