martedì 28 aprile 2009

Mancato rispetto del patto di stabilità


Il Comune ha violato il patto di stabilità. I martinsicuresi ormai sono al corrente del Bilancio negativo delle casse municipali. Per essere più chiari, e per centrare appieno gli aspetti negativi che ricadranno sul Comune, possiamo estrapolare un paragrafo dal "parere dell'organo di revisione sulla proposta di Bilancio di previsione 2009". Quelli in rosso sono i nostri commenti.

L'organo di revisione informa il Consiglio che il mancato rispetto del patto di stabilità comporta le seguenti sanzioni:
  • Divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale compresi co.co.co. e somministrazioni anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto (art. 76, comma 4 d.l. 112/08); (processi di stabilizzazione avviati e non compiuti al 25/06/2008);
  • Divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi delle predette disposizioni sul personale (art.76, comma 4 d.l. 112/08);
  • Divieto di impegnare nell'anno successivo a quello di mancato rispetto spese correnti in misura superiore all'importo annuale minimo dell'ultimo triennio;
  • Divieto di ricorrere all'indebitamento per investimenti;
  • Riduzione dei trasferimenti ordinari dovuti dal Min. Interno per un importo pari alla differenza, se positiva, tra saldo programmatico e saldo reale e comunque in misura non superiore al 5%;
  • Rideterminazione indennità di funzione e gettoni di presenza agli amministratori con applicazione di una riduzione del 30% rispetto all'ammontare risultante alla data del 30/06/2008 (art. 61, comma 10 legge 133/08);
  • Divieto di incremento delle risorse decentrate (art. 8, comma 1 CCNL 14/01/2008).
Un contributo ordinario è stato ridotto di 50.208,66 Euro; unica motivazione, il mancato conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità 2008. Il resto è lasciato all'immaginazione, anche se poi non è cosi difficile da intuire ( niente vigili estivi, niente Cinema Ambra, nessun investimento per opere pubbliche). In definitiva, questo è quello che i revisori consigliano:
  • Viste inoltre le entrate basate su cifre ipotetiche ( vedi i proventi previsti dai permessi di costruire), l'organo ha ritenuto utile suggerire che la verifica degli equilibri finanziari e dello stato di attuazione dei programmi non sia da effettuarsi solo a settembre. Sarebbe auspicabile procedere a tale verifica anche prima della naturale scadenza.
  • Inoltre il Collegio ritiene necessario che , prima della stipula, i contratti che impegnano l'Ente vengano sottoposti al vaglio dell'ufficio legale di concerto con l'ufficio finanziario al fine di meglio ponderare i riflessi legali e fiscali degli atti da sottoscrivere (avranno preso come esempio il caso Publiluce)
Tutto ciò ci deve far riflettere, cogliamo comunque l'occasione per invitare i nostri amministratori a dare maggior fiducia ai tecnici (in questo caso i revisori dei conti), controllando costantemente gli equilibri finanziari dell'Ente, e ad usare una maggiore accortezza nell'esternalizzazione dei servizi.

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