lunedì 20 aprile 2009

Meno male che Silvan c'è

Pubblichiamo un articolo di Massimo Gramellini, tratto da LA STAMPA.
Tutto questo, ci porta sempre a pensare alle sante parole di chi fascista lo è stato, e ha vissuto sulla propria pelle l'autoritarismo totalitario; parliamo di Eugenio Scalfari.
Già, perchè ormai da tempo, questo longevo vecchietto, ha espresso il suo parere su questo Governo, definendolo "la quarta reincarnazione berlusconiana all'insegna di una dolce dittatura",forgiato da un mix di populismo e trasformismo. E il nostro maggior rimpianto, è vedere come il servizio pubblico diventi partner principale di questa dittatura mediatica, con giornalisti pronti ad inchinarsi e prostrarsi ai piedi del Divo Silvio....a voi l'articolo:

"L’ultimo caso di uso criminoso della tv pubblica ha per protagonista il mago Silvan, sì proprio lui, quello che da cinquant’anni lancia messaggi in codice: «Sim-sala-bim». Nel corso di Domenica In, il vecchio illusionista comunista (tutti ricordano quando si fece rinchiudere nella tomba di Lenin e dopo due ore ne uscì Fassino) agita la bacchetta magica sotto gli occhi compiaciuti della conduttrice Lorena Bianchetti. «Poi la impresteremo a Berlusconi» sussurra, alludendo (immagino) a una frase del premier, «Non ho la bacchetta magica», riferita ai tempi di ricostruzione dell’Aquila.

A nessuno sfugge il codardo oltraggio. Di sicuro non alla Bianchetti che, non potendo sbianchettare il mago, provvede seduta stante a imbiancare se stessa, trasformando il bel sorriso di poco prima in una maschera di cera. Mentre l’ignaro Silvan continua il giochino di prestigio, la sventurata placa con ampi gesti un funzionario che dietro le telecamere le sta gridando di strozzarlo in diretta. Appena il mago finisce i sim-sala-bim, lei lo affronta a muso duro: «La tua battuta è assolutamente personale». E parte in quarta con un monologo sull’impegno delle istituzioni nella tragedia. Ma la cosa più straordinaria non è il monologo della Bianchetti. È la faccia di Silvan. Si guarda intorno, alla ricerca di qualcuno che gli spieghi se si tratta di uno scherzo o di una puntata-pilota del «Lecchino d’oro». Davanti allo schermo, osservo la sua bacchetta magica con nostalgia. Mago della mia infanzia, ti prego, fammi scomparire in un mondo di schiene dritte."


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