martedì 2 giugno 2009

Festa della Repubblica

[...] Con il decreto luogotenenziale del 10 marzo 1946 n° 74 sotto il governo Parri si indicono il referendum Repubblica-Monarchia e l'elezione dell'Assemblea Costituente che deve preparare la Costituzione repubblicana. Gli schieramenti in Abruzzo rispecchiano quelli nazionali. I monarchici con i partiti di destra sono favorevoli ad attribuire il ruolo di Capo di Stato al re Umberto II (succeduto a Vittorio Emanuele III).
I partiti di sinistra si schierano a favore della Repubblica.
La Repubblica ottiene in Italia, nelle elezioni del 2 giugno 1946: 12.717.923 (54,3%) contro i 10.719.284 (45,7%) della Monarchia.
In Abruzzo la Monarchia vince con 325.701 voti contro i 286.291 voti per la Repubblica: si delinea pertanto la presenza di un elettorato conservatore.
La Provincia di Teramo vota per la Repubblica.
Il re Umberto II è costretto ad abbandonare l'Italia, mentre Enrico De Nicola viene nominato Presidente della Repubblica.
L'Antifascismo sul piano giuridico costituzionale, trova sanzione in una delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione italiana che vieta: "La riorganizzazione sotto qualsiasi forma" del partito fascista.



Tratto da Il Fascismo, la Resistenza, i campi di concentramento in Provincia di Teramo - cenni storici - di Italia Iacoponi, Colonnella, Grafiche Martintype, maggio 2000, pag. 277-278

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