martedì 25 gennaio 2011

Da una mail...

Pubblichiamo un comunicato, pervenutoci via mail, di un cittadino:

Il verde pubblico sempre più attaccato a Martinsicuro

Recentemente sono stati tagliati alcuni esemplari di Pino domestico (Pinus Pinea L.) lungo la via principale che attraversa la città. La motivazione che sta alla base dell’ordinanza firmata dal sindaco è il fatto che queste piante erano pericolose per la pubblica incolumità a persone e cose, perché instabili e vecchie.

Questi alberi erano dislocati lungo il lato est di via Roma, dove il comune, in questi giorni, aveva deciso di effettuare un intervento di manutenzione per il drenaggio dell’acqua piovana che si accumula lungo la strada; il tratto di strada interessato si estende per una lunghezza di appena 200m. La coincidenza temporale tra l’abbattimento degli alberi e la realizzazione dei lavori fa pensare che il taglio di questi alberi sia stato deciso più per semplificare i lavori appaltati che da una effettiva necessità di sicurezza. La sfortuna di questi alberi era quella di trovarsi troppo vicini alla linea stradale, e ciò intralciava la deposizione in linea retta del tubo di raccolta dell’acqua.

Gli alberi Pinus Pinea sono una specie autoctona molto diffusa nella parte settentrionale del Mediterraneo, in genere li vediamo posti ai lati delle strade atti a dare sostegno al terreno sottostante in caso di pioggia o di smottamento, ma anche a costituire un ottimo ombreggio durante le giornate assolate dell’estate e, non da ultimo, a rigenerare l’aria consumata dalle automobili.

Gli esemplari in questione risalivano al periodo fascista, circa ottant’anni di età, proprio nel mezzo del loro periodo di vita media e non dimostravano affatto uno stato di salute per cui fosse necessario un loro abbattimento. Ci si può collegare al sito internet di Google e, dall’applicazione Street View, si può valutare come era la strada prima e confrontare come è la strada adesso.

In paesi europei più evoluti un’amministrazione pubblica autorizza il taglio di un albero soltanto in caso o di reale pericolosità o perché la pianta è morta. Non è il caso della nostra cittadina.

Giacomo Sanseverinati

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